Lula vince le elezioni in Brasile, cosa significa per le società italiane che operano nel Paese - MilanoFinanza.it

Il leader della sinistra brasiliana ha vinto le elezioni presidenziali, battendo il presidente in carica Bolsonaro (non ha ammesso la sconfitta) con un margine ristretto: 50,83% contro 49,17%.

Dal duello Lula-Bolsonaro il Brasile uscirà comunque spaccato in due.
Terra fertile per Lula.

di Francesca Gerosa

L'ex presidente, Luiz Inacio Lula da Silva, leader della sinistra brasiliana ha vinto le elezioni presidenziali in Brasile, battendo il presidente in carica Jair Bolsonaro. Favorito al ballottaggio per diversi mesi, Lula ha superato il rivale con un margine ristretto: 50,83% (59.596.247 voti) contro il 49,17% (57.675.427) del suo avversario conservatore. Ritorna al potere, dopo aver guidato il Brasile tra il 2003 e il 2010. Una rimonta incredibile per l'ex presidente socialista dopo quattro anni di amministrazione di estrema destra e un duro colpo per Bolsonaro, il primo presidente in carica brasiliano a perdere un'elezione presidenziale. L'insediamento del 77enne Lula è previsto per il 1° gennaio, ma il leader di estrema destra in carica non ha ammesso la sconfitta, sollevando la preoccupazione che possa contestare il risultato. "Finora Bolsonaro non mi ha chiamato per riconoscere la mia vittoria, e non so se mi chiamerà o se la riconoscerà", ha detto Lula.

Le prossime sfide di Lula da Silva

Il neo-presidente si è impegnato a combattere la discriminazione e l'estrema povertà.

L'economia brasiliana si è contratta del 3,5% nel 2015 e del 3,3% nel 2016 sotto Dilma Rousseff, l'ultima presidente del Partito dei Lavoratori. Bolsonaro ha presieduto una ripresa post-pandemia, con una crescita del 4,6% l'anno scorso, ma i brasiliani non hanno ancora recuperato del tutto ciò che hanno perso cinque anni dopo la recessione di Rousseff. "Governerò per 215 milioni di brasiliani, non solo per quelli che hanno votato per me", ha detto da Silva. "Non esistono due Brasile. Siamo un unico Paese, un unico popolo, un grande Paese". Le riforme economiche progrediranno perché non c'è altro modo per rispettare i limiti di spesa imposti dal tetto costituzionale. Lula Da Silva sta cercando di abrogare questo limite. La sfida più urgente è la riforma amministrativa e fiscale. Lula cercherà anche di ridurre le disuguaglianze sociali, di rilanciare gli investimenti nell'istruzione e nelle infrastrutture, di rimettere in agenda l'ambiente - anche fermando la deforestazione dell'Amazzonia - e di ristabilire il ruolo del Paese nella comunità internazionale.

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, si è congratulato con Lula per aver vinto "elezioni libere, eque e credibili". Anche il presidente russo, Vladimir Putin, gli ha inviato un messaggio di congratulazioni, auspicando di avere con lui una "cooperazione costruttiva in tutti i campi. “Accetta le mie sincere congratulazioni per i risultati delle elezioni, che confermano la tua grande autorità politica", ha scritto Putin. "Spero - ha continuato - che facendo sforzi congiunti potremo proseguire nello sviluppo di una cooperazione russo-brasiliana costruttiva in tutti i campi". Complimenti a Lula anche dalla premier italiana Giorgia Meloni: "Italia e Brasile continueranno a lavorare insieme nel nome della storica amicizia tra i nostri popoli e per affrontare le sfide comuni che ci aspettano", ha scritto in un un tweet sul profilo istituzionale di Palazzo Chigi.

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